Ad Emanuele (dedicata al bambino nato come Gesù in un posto freddo e buio)

Ecco la poesia della maestra Elena (8 gennaio 2013).

Sei proprio un bel frugoletto
gettato da solo in un gabinetto
da una madre incosciente che per dispetto
ti ha lasciato, così, senza affetto,
così, senza un briciolo di cuore,
così, senza un attimo d’amore
scappata via senza malinconia,
senza ripensamenti… e così sia!!!
Chissà oggi come si sentirà
spero almeno un po’ si pentirà
di quel gesto, forse, di un altrui consenso
che le ha regalato un dono immenso,
un dono immenso che non ha valore
e la cui storia lascia solo nel dolore.
Ma ora a lui va tutto il bene possibile
di un futuro sicuro e più credibile
e quel brutto gesto, sì , dimenticherà
in una famiglia che lo stringerà
e sempre di più lo scalderà
crescendolo forte e senza timore
augurandogli sicuramente un mondo migliore.

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