Maruf e il dromedario

Se vi piace questa fiaba, dovete ringraziare Zia Mariù (9 febbraio 2013).

Molti anni fa in un villaggio di povera gente nel deserto rovente viveva un uomo di nome Maruf, che per procurarsi un po’ di denaro era capace di imbrogliare anche suo fratello .

Maruf non possedeva altro al mondo che Giamal,un dromedario intelligente quasi quasi come un uomo. Era tale il suo intelletto che Maruf era riuscito a insegnargli un bel trucchetto.

Ora vi spiego cosa complottavano ogni volta che andavano al mercato i due.

Maruf portava Giamal in città e lo metteva in vendita, una volta fattosi avanti un acquirente e riscosso i bei soldini, l’animale seguiva il suo nuovo padrone, restava con lui quattro o cinque giorni poi al sesto, lemme lemme se tornava a casa da Maruf.

Ma dopo un po’ di tempo, il birbone di Maruf, lo riportava al mercato e lo rivendeva per riguadagnarci . Ormai, con questo sistema, il dromedario era passato per le mani di molti compratori, ritrovando ogni volta la strada di casa.

Ma Giamal, sempre più anziano, non tornava più volentieri dal padrone perché sempre più volte lo maltrattava e lo offendeva .

Una volta la povera bestia tornò a casa dopo due settimane e Maruf lo accolse peggio del solito.

“Oh, sei rientrato finalmente, ti eri dimenticato la strada di casa, bestiaccia puzzolente, sei peggio di un somaro!” E cominciò a suonargliele di santa ragione.

Ma al suono di quelle parole la povera bestia, che considerava gli asini stupidi animali senza cervello, gli si rigirarono le budella nella pancia…

“Asino a me! Ma se ho una gobba morbida da fare invidia, le mie zampe sono lunghe e agili e corro più veloce di un cavallo! Questa, mio bel padrone, me la paghi!” e lo giurò su tutte le stelle che era capace di contare al buio.

Il giorno dopo Maruf portò il suo bel dromedario al mercato e lo vendette di nuovo ad Ysmal un mercante di cammelli a cui lo aveva rivenduto l’anno prima.

– Quello dello scorso anno mi è scappato nel deserto! Disse Ysmal non sospettando la fregatura

– Stai tranquillo, guarda questo che bei denti che ha, e giù schiaffi sulle gote… guarda padrone che bella gobba morbida e … giù botte sulla pelliccia polverosa, guarda che belle zampe sottili e agili, compra compra padrone, disse Maruf al Ysmal mercante, truffandolo ancora.

E così Giamal prese la via dorata del deserto col suo nuovo padrone. Passarono i giorni e Maruf, che aveva l’abitudine di aspettare sempre impaziente Giamal, scrutando l’orizzonte da sopra la grande duna, aspettò invano.

Giamal non si fece più vedere. Dopo cinque giorni esatti si era allontanato dal campo del suo nuovo padrone e lemme lemme, prese la via del deserto illuminata dalle stelle, in cerca di amici.

Fiaba marocchina riadattada da Zia Mariù

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