Dante l’elefante

Se vi piace questa poesia, dovete ringraziare Julie (4 settembre 2013)

Dante l'elefante
Un giorno di sole incontrai Dante l’elefante.
Giravano voci che ne sapeva tante,
ma tante di quelle cose, da far girare la testa.
Così, volli vedere le sue intellettuali gesta.
“Mi dica Dante: lo sa cosa sono io?”
“Ma certo… Che domande! Sei un cammello, per Dio.”
Il dromedario indispettito esclama con fervore:
“Ma come? Non vede che ho una sola gobba, signore?”
L’elefante arrossendo cambia lesto l’argomento:
“Volavan leggere le rosse foglie al vento
nel ciel primaveril ancor chiaro…”
“Ma come!? È in autunno che sono rosse, mio caro”.
Così il dromedario andò via deluso:
la saggezza degli elefanti è un falso diffuso.
E anche il poetare in modo elegante
non è, evidentemente, dote di tutti i Dante.

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