La vocazione del perdigiorno

A. Novi

Vediamo un po’:
che mestiere farò?
Il meccanico no,
perchè ci si insudicia tutti
e così neri e brutti
e con la faccia scura
si fa brutta figura.
Vediamo un po’:
che mestiere farò?
Il falegname no,
perchè quando seghi di lena
ti fa male la schiena,
e quando pialli
ti vengono i calli.
Vediamo un po’:
che mestiere farò?
Il contadino no
perchè nella terra che è soda
la vanga s’inchioda,
e per bene zappare
bisogna faticare.
Vediamo un po’:
che mestiere farò?
Io proprio non lo so,
il sarto
lo scarto,
il cuoco
può scottarsi col fuoco,
il muratore
può sciogliersi in sudore,
il calzolaio poi non mi va giù
per quel puzzo di cuoio e caucciù,
e piuttosto di fare il parrucchiere
faccio un altro mestiere.
Ecco proprio non so
che mestiere farò.
Che non ci sia davvero
un mestiere leggero
in cui si possa stare
in pace a riposare?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?