San Francesco e le Creature

Angiolo Silvio Novaro

Tratta da: Il Cestello - Poesie per i Piccoli - A. Mondadori (Milano, 1928)

San Francesco e le Creature

Leggiamo insieme: San Francesco e le Creature di Angiolo Silvio Novaro

Agli uomini che avean elmo e corazza,
che avean la spada e la ferrata mazza,

Dicea: “Gesù nessuna guerra vuole,
Vuoi che vi amiate sotto il dolce sole”.

Dicea: “Gesù non vuol nessuna guerra
vuol che vi amiate sulla dolce terra.

La tortorella mai non piange sola:
Presso ha il compagno che la racconsola.

Le piccole api fanno lor cellette!
Concordi, e ognuna un po’ di miei vi mette;

Le rondinelle van per miglia e miglia
Concordi, e ognuna un chicco solo piglia.

Amatevi anche voi, dunque! Lasciate
Il ferro e l’ira! Amatevi e cantate!”.

 

E a quei che avean sol cenci, ai poverelli,
parlava come a teneri fratelli.

Dicea: “Se fame vi rimorde, o sete,
Vostro è il mio pan, vostro il mio vin: prendete!”.

E il bianco pan, l’alfore colme, i rari
panni, le fibbie, i nitidi calzari,

la morbida e sottil giubba di seta,
tutto ei donava con faccia lieta,

fin la cintura pallida d’argento:
e più donava e più vivea contento.

Ma quando nulla gli rimase  in dosso
fuor che un bigello assai ruvido e grosso,

a mo’ d’uccel che frulla, in un giocondo
impeto, uscì cantando in mezzo al mondo:

 

Lodato sia il Signore
a tutte l’ore!

Lodato sia che alzò i turchini cieli,
che dai notturni veli
delle tenebre oscure
cavò le palpitanti creature.

Cavò dal buio il sole,
il mio fratello sole!
Grande lo fe’, magnifico, raggiante,
a sé rassomigliante.

Lodato sia con mia sorella luna.
Bianca la fede il mio Signor come una
perla del mare,
e di gemmate rare
la volle incoronare!

Lodato sia col mio fratello fuoco.
Egli è robusto, allegro, ardimentoso:
veglia nell’ombra e non ha mai riposo,
monta ostinato e non si stanca al gioco.

Lodato sia con mia sorella acqua.
Pura la volle Iddio, semplice e casta:
serve all’uom preziosa,
bacia i fioretti e fugge vergognosa.

Lodato sia col mio fratello vento,
col nuvolo e sereno ed ogni tempo
onde ha ogni vita il suo sostentamento.

Lodato sia con la mia madre terra.
Assai tesori ella nel grembo serra,
e porta i frutti e la foresta acerba,
i fior, gli uccelli coloriti, e l’erba.

Mettete l’ali al cuore
e lodate il Signore!

 

Così cantava; e su gli eretti steli
rideano i fiori, e gli uomini crudeli

sentiano il cuor puro e leggiero farsi;
e i ruscelletti alla campagna sparsi

moveansi lesti ad abbracciargli il piede
come il fanciul che a un tratto il babbo vede;

e le irrequiete rondini dai tetti
facean silenzio, e giù pe’ chiari e schietti

azzurri a volo discendeano calme
a passeggiarli su le aperte palme.

Così cantava da mattina a sera;
e quando il buio intorno al capo gli era

sul nudo suol che gli facea da cuna
dormia sognando la sorella luna.

 

Illustrazione di Domenico Buratti

 

San Francesco e le CreatureImmagine tratta dal libro: “La nostra vita: letture per la classe quarta elementare” di Eugenia Graziani Camillucci, Angelo Sichirollo (Milano, Signorelli, 1950)

 

cestello

 

Poesie su San Francesco
Per leggere altre Poesie, Rime, Filastrocche e Storie su San Francesco, cliccate qui!

Storia di San Francesco
Per leggere la Storia di San Francesco, cliccate qui!

 

Poesie di Angiolo Silvio Novaro
Per leggere altre Poesie di Angiolo Silvio Novaro, clicca qui!

Filastrocche di Angiolo Silvio Novaro
Per leggere altre Filastrocche di Angiolo Silvio Novaro, clicca qui!

 

Speciale Scuola
Visita lo speciale Scuola!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?