Il Principe Avvenente

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C’era una volta un principe che a sedici anni rimase orfano e diventò re. Si chiamava Avvenente, non era cattivo, ma era stato abituato a far sempre tutto quello che voleva ed era molto viziato. Aveva un precettore di nome Sincero che gli voleva molto bene, ma quand’era divenuto re, Avvenente aveva cominciato a pensare che quel suo precettore fosse troppo virtuoso e non gli permettesse di divertirsi quanto voleva. Avvenente quindi lo nominò governatore di una provincia lontana e si diede alla pazza gioia.

Un giorno che Avvenente si trovava in mezzo a una grande foresta, vide passare una cerva più bianca della neve, con un collare d’oro attorno al collo; quando essa fu vicina al Principe, lo guardò fissamente e poi si allontanò. “Non uccidetela!” esclamò Avvenente. Poi ordinò alla sua gente di rimanere lì e lui si diede a inseguire la cerva. Tutt’a un tratto giunse davanti a un gran castello, il guardaportone lo fece passare e lo accompagnò dentro un appartamento per niente sfarzoso, ma tutto pulito e così ben sistemato che era una gioia per gli occhi.

Subito apparve la padrona di casa, bellissima che lasciò Avvenente senza parole. “Sono commossa dall’ammirazione che desto in voi: sono Vera-Gloria e sono immortale: aspetto uno sposo da sempre, ma tutti quelli che mi hanno giurato fedeltà non hanno mantenuto la loro parola e mi hanno abbandonata per la mia più acerrima nemica”. “Io giuro di amare soltanto voi, e fino da quest’istante, vi scelgo come mia sovrana”. Esclamò Avvenente.

“C’è un altro principe che vuole sposarmi e dovrete superare una prova: dovrete entrambi stare lontani da me per tre anni, e colui che mi sarà fedele avrà la preferenza”. Avvenente incontrò l’altro pretendente, si chiamava Assoluto e possedeva un grande impero. Tutti e due al mattino furono assai tristi quando la dovettero lasciare. Ella disse che li avrebbe aspettati per tre anni, ed essi uscirono insieme dal suo palazzo. Non avevano ancora fatto duecento passi nella foresta, che scorsero un altro palazzo, assai più sontuoso di quello di Vera-Gloria, essi vi entrarono. Quale fu il loro stupore nel trovarvi la loro Principessa! Ma i suoi vestiti erano differenti: aveva un abito tutto tempestato di diamanti e anche i suoi capelli ne erano pieni. Il giorno prima, invece, tutta la sua eleganza consisteva in un vestito bianco guarnito di fiori.

“Ieri vi mostrai la mia casa di campagna” ella disse, “un tempo mi piaceva, ma ora l’ho abbandonata e vi aspetterò in questo palazzo”. La Principessa, dopo avergli offerto una splendida colazione, che fu servita in piatti d’oro, li invitò a proseguire il viaggio. I due principi si separarono, presero ognuno la propria strada e se ne tornarono nel proprio regno, ben decisi a far tutto il possibile per piacere alla donna del cuore.

Quando Avvenente arrivò al suo palazzo, si ricordò che il suo buon precettore gli aveva spesso parlato di Vera-Gloria e mandò un corriere a prenderlo. Quando Sincero sentì la storia disse: “Devo dirvi che Vera-Gloria ha una sorella, a nome Falsa-Gloria; questa malvagia creatura non è affatto così bella come Vera-Gloria, ma sa truccarsi per nascondere i propri difetti. Attira tutti i pretendenti della sorella e costoro rimangono ingannati; credono di adoperarsi per Vera-Gloria e invece la perdono perché seguono i consigli di sua sorella. Vera-Gloria sarà la sposa del più grande re del mondo: adoperatevi per diventarlo”.

“Mio caro Sincero,” rispose Avvenente “per diventare il re più grande del mondo, non è forse necessario vincere un gran numero di battaglie e impadronirsi di molte città?”.
“Ah, caro Principe!” rispose Sincero “avete già dimenticato tutte le mie lezioni! Basta essere il più giusto e il più virtuoso”.
Avvenente decise di seguire i consigli del suo buon Sincero. Fece costruire grandi città e vegliava a che s’insegnasse un lavoro a tutti i giovanetti; divenne un re virtuoso e amato da tutti. Trascorsi i tre anni ritornò nella foresta e ben presto incontrò Assoluto troneggiante in un cocchio superbo: su quel cocchio aveva fatto dipingere tutte le battaglie da lui vinte, le città che aveva prese. I due videro i palazzi delle due sorelle, che non erano troppo lontani l’uno dall’altro. Avvenente s’avviò verso il primo; Assoluto verso il secondo. Non appena Avvenente si fu separato da lui, la Principessa Vera-Gloria, mille volte più bella, venne a incontrarlo e lo abbracciò. Assoluto giunse al castello di Falsa-Gloria che lo ricevette con ogni pompa e si offrì di sposarlo immediatamente. Lui acconsentì, ma non appena ella fu divenuta sua moglie, si accorse che era vecchia e tutta rugosa. Allora Assoluto abbandonò quella perfida e orribile creatura, e corse al palazzo di Vera-Gloria che, proprio in quel momento, aveva sposato Avvenente.

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