Il fanciullo e i pastori
Lorenzo Pignotti (1739 – 1812)
Tratta da Favole, di Lorenzo Pignotti scelte e annotate ad usi della gioventù dal Sac. Prof. Celestino Durando, Torino, Tip. Lib. Salesiana, 1882, coll. "Biblioteca della gioventù italiana" vol. 115
Al lupo, al lupo; aiuto per pietà.
Gridava solamente per trastullo,
Cecco il guardian; sciocchissimo fanciullo;
E quando alle sue grida accorrer là
Vide una grossa schiera di villani,
Di cacciator e di cani,
Di forche, pali, od archibusi armata,
Fece loro sul muso una risata.
Ma dopo pochi giorni entrò davvero
Tra di lui gregge un lupo ed il più fiero;
Al lupo, al lupo, il guardianello grida;
Ma niuno ora l’ascolta,
O dice: ragazzaccio impertinente,
Tu non ci burli una seconda volta.
Raddoppia invan le strida,
Urla e si sfiata invan, nessun lo sente:
E il lupo, mentre Cecco invan s’affanna,
A suo bell’agio il gregge uccide e scanna.
“Se un uomo per bugiardo è conosciuto,
quand’anche dice il ver, non gli è creduto”.