Bubu che sento freddo

Se vi piace questa filastrocca dovete ringraziare Lea che ce l'ha inviata in ricordo della sua nonna che gliela recitava sempre prima di andare a dormire negli anni '60 (6 settembre 2017).

Bubu che sento freddo

Bubu che sento freddo.
mi mandano a sparare
con un tozzin di pane
per darlo al lupo.
Il lupo si arrabbiò,
tutte le pecore si mangiò.
Mi rimase un agnellino;
lo portai a Sant’Antonino.
Sant’Antonino non c’era.
C’era Teodora
che mangiava pane e uova.
Me ne diede un pezzettino,
lo posai sopra un panchino.
Il panchino era rotto;
sotto c’era un pozzo;
il pozzo era vecchio;
in fondo c’era un letto;
il letto era disfatto;
sotto c’era un matto.
Il matto era in camicia
e scoppiava dalle risa.
Le galline per le scale
che facevano le comare.
I cavalli nella stalla
che suonavano la chitarra.
Zin zin zin: presto a letto e via di qui!
Zin zin zin: presto a letto e via di qui!

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