Giro giro tondo

Ennio Zedda

Giro giro tondo

Giro giro tondo,
Cavallo Imperatondo
conobbe una mattina
la mosca cavallina,
e tutto emozionato,
col crine un po’ arricciato,
mandò il suo ciambellano
a chiederle la mano.

La Mosca, lusingata,
si diede una specchiata
poi s’unse la testina
con molta brillantina
e disse al ciambellano:
“Concedo la mia mano,
la testa, l’ali e il cuore
al vostro imperatore.
Lasciatemi ronzare:
lo voglio salutare,
lo voglio far giulivo
in modo imperativo! “.

Le nozze furon belle
col cielo a pecorelle,
il mare a cavalloni
e molti ricchi doni.
Si fece un girotondo:
Evviva Imperatondo!
La Mosca cavallina
sentendosi sposina,
montò per puro caso,
del sire sopra il naso.

Cavallo lmperatondo
divenne furibondo,
essendosi persuaso
d’aver la mosca al naso.
Con un galoppo pazzo,
attraversò il palazzo,
poi morsicò la mano
del vecchio ciambellano
e diede calci vari
agli altri dignitari.

Abbandonò la sposa
che pianse senza posa
e visse d’acqua e pane
per molte settimane.
Ronzando triste e sola,
entrò dentro una scuola,
dove conobbe Otello
in veste di bidello,
il quale a lui buon pro,
subito la sposò.

 


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