Leggiamo insieme: La bimba mattiniera di Renzo Pezzani

Dalla Messa degli Angeli ritorna
la bimba mattiniera,
il velo, come han l’ali le farfalle,
scoperti gli occhi, tutto sulle spalle;
al vento come un drappo di bandiera.

Andando vede già sulle pendici
un segno d’alba e su di sé le stelle
che pur sfiorando il dì sono costrette
a inseguir la sera,
e tra le stelle son le più infelici;

e i fiori aprirsi; e nel deserto fiume
l’acque prendere lume;
le nebbie diradarsi e il bosco uscire
da un così dolce sogno
che lungamente lo farà stormire.
Vede nuvole bianche all’improvviso,
fumo di fuochi accesi in Paradiso,

e intorno ai casolari addormentati,
gli angeli della vita affaccendati;
e schiudersi finestre come fiori,
e donne con il secchio alla sorgente,
e la terra inventar nuovi colori.

Il ciel come una mano trasparente
davanti al sol che sorge dagli abissi
prende casti rossori;
e l’acqua, e l’erbe, i fiori
all’oriente han tutti gli occhi fissi.

Se un tocco di campana a un tratto rumba,
passa nell’aria come una colomba.

Troppo indugiò la bimba mattiniera
ed ora affretta i passi,
che a tre fratelli ormai fa da mammina.
Nella casa di sassi
il sol l’aspetta dietro una tendina.

E nell’oscuro armadio ecco ripone
per la Messa degli Angeli, la veste,
il velo della prima Comunione,
la ghirlandetta, il libro, il cero. Ornata
di grazie più modeste
faticando vivrà la sua giornata.

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