Movesi il vecchierel canuto e stanco

Francesco Petrarca

Movesi il vecchierel canuto e stanco

Leggiamo insieme: Movesi il vecchierel canuto e stanco di Francesco Petrarca

Movesi il vecchierel canuto e stanco
del dolce loco ov’ha sua età fornita,
e da la famigliuola sbigottita
che vede il caro padre venir manco
indi, traendo poi l’antiquo fianco
per l’estreme giornate di sua vita,
quanto più po’ col buon voler s’aita,
rotto da gli anni e dal camino stanco;
e viene a Roma, seguendo ‘l desio,
per mirar la sembianza di Colui
ch’ancor lassù nel ciel veder spera.
Così, lasso!, talor vo cercand’io,
donna, quanto è possibile, in altrui
la desiata vostra forma vera.

 

Parafrasi della Poesia: Movesi il vecchierel canuto e stanco di Francesco Petrarca

Il vecchierello canuto e smorto s’allontana
dal dolce luogo dove ha consumato la sua vita
e (lascia) la famigliola incredula
nel vedere il caro padre andarsene;
trascinando poi da lì il corpo affaticato
alla fine della sua vita,
per quanto riesce, si aiuta con buona volontà,
stremato dagli anni e indebolito per il lungo viaggio;
e arriva a Roma, assecondando il suo desiderio,
per contemplare l’effigie di colui
che ancora spera di vedere lassù, in cielo:
così, afflitto, o donna, talvolta io vado cercando
nelle altre donne, per quanto mi è possibile,
la vostra amata vera immagine.

 

 

 

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