Trieste e dintorni

Elena Giulia Ghelardini

Trieste e dintorniDi scorci mozzafiato
Di barche che navigano
in un blu privo d’orizzonte
Di bunker che opprimono l’anima
Di guerre che fanno ancora paura
Di cantieri navali in bianco e nero
Di tavoli che hanno fatto la storia
Di tele dipinte da principesse, divenute regine
Di serre e parchi curati da re
Di cappelline reali, mi sono chiesta
se vi pregasti anche tu, Sissi.
Di castelli vecchi e velate dame bianche
Di sentieri impervi che restituiscono pensieri
Di lager in cui i morti vivono ancora gridando
Di papaveri che si fanno strada nella roccia
Di fratelli che crescono insieme
Di ghiaia che scricchiola sotto le suole
Di basiliche preziose che
più mai verran costruite
Di mosaici antichi
Di pavimenti da non calpestare
Di archi ogivali che rivestono di storia
Di sorrisi scambiati, di liti risolte
Di giochi sulla sabbia riparati dal vento
Di nubi minacciose e cieli mai cupi
Di sprazzi di luce, di sole che scalda
Di baci la sera, già addormentati
Di risate che non si perdono
Di giornate che rimangono dentro
E il mare guardato insieme a voi!

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