Leggiamo insieme: Gattini neri di Jolanda Colombini Monti

Vien la sera a poco a poco;
sferruzzando accanto al fuoco
Mamma Micia fa giubbetti
per i cari suoi micetti.

“Ora basta, dice mamma,
è già l’ora della nanna.
Su, smettete di giocare
ed andate a riposare”.

Fuori nevica. Che gelo!
Par di piombo tutto il cielo!
Ecco i mici in pigiamino:
“Presto, presto, nel lettino!”.

Mamma porta ai figlioletti
l’acqua calda per i letti.
Ma quei due che van tramando?
Troppo piano stan parlando…

C’è la porta ancora aperta…
via lenzuolo… via coperta…
“Con la neve, miei signori,
non si dorme, si va fuori!”.

Una pioggia di farfalle
scende lieve sulle spalle…
“Oh che bianca meraviglia!
Allo zucchero somiglia!”.

Dalla gioia resi pazzi
i due mici fan pupazzi,
salti, corse, capriole,
nella notte, come al sole!

Non c’è tempo di pensare
che bisogna rincasare!
Troppo grande è il lor diletto!
“Meglio qui che là nel letto!”.

Quando albeggia su nel cielo,
tremebondi dal gran gelo,
per potere rincasare
i due debbono bussare.

Ma la neve li ha cambiati.
Bianchi sembra diventati:
“Voi non siete i miei bambini!”
dice mamma ai due gattini

eppoi chiude e s’allontana…
Ogni supplica par vana!
“Ih… Ih… Ih… che guaio grosso
io resistere non posso!”.

“Mamma apri, per favore,
prenderemo il raffreddore!
Mamma apri, siamo noi…
siamo proprio i figli tuoi!”.

All’udire quel lamento
mamma è presa da sgomento:
va a vedere i due lettini
e non trova i suoi bambini.

Apre allora quella porta
e di botte… giù una scorta!
Così spesso va a finire
per chi vuol disobbedire.

Illustrazioni di Mariapia (Maria Pia Franzoni Tomba)

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