L’erbetta
Domenico Carbone
Leggiamo insieme: L’erbetta di Domenico Carbone
Sulla sponda d’un rivo
Nicchi (1) cogliea giulivo
Tito: quando ristette
Ammirando l’erbette
Chinarsi riverenti
Sovra l’acque correnti,
E, trepide d’amore,
Spesso baciarle a fiore; (2)
Chiese il fanciul: “Che fate?
E perché tanto, o molli
Erbe, piegate i colli?”.
“Per dimostrarci grate,
Come possiamo, all’onda
Che ci nutre e feconda”.
(1) Nicchi: conchiglie
(2) Baciarle a fiore: sfiorarle