La Cicala e la Formica

Federico Nenzioni

La Cicala e la FormicaLa cicala, su una foglia,
suona, balla, canta
e di farlo mai si stanca.

Dice alla formica:
”Cara amica goditi la vita,
che sfugge in men che non si dica.

Ferma non sai stare?
Vieni qui a riposare!”
La formica, tace, e tira dritto
lavorando fitto fitto.

Poi, la neve
copre tutto di una bianca coltre greve.
La cicala affamata e infreddolita,
implora la formica:

”Fammi entrare, per favore,
di fame e freddo, qui, si muore”.
”Tu che hai fatto fino a ieri?”, le domanda la formica.

”A dire il giusto
non ho fatto che cantare”.
”Brava, ci ho gusto!

Ma che ci posso fare?
Canta ancora
se ti pare”.

La morale? Eccola qua:

”Se la cicala nulla fa
niente in cambio riceverà,
ma la formica non sa cos’è la solidarietà
che nulla chiede e generosamente dà.
All’avara formica, preferisco la cicala
che il suo canto a tutti regala”.

 


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