Leggiamo insieme: Pierino si dimette di Franco Bianchi (Sancio Pancetta)

Protesto, signori, protesto!
Chi mai s’è permesso
di mettermi questo
risibile nome: Pierino?
Ah basta, diamine, adesso:
la faccio finita.
Pierino! Non v’è raccontino,
non c’è poesia,
storiella o facezia scipita
in cui non ci sia
là pronto il suo bravo Pierino!
Il pigro Pierino,
Pierino il bugiardo,
Pierino pietoso o testardo,
gentile, curioso, cretino,
là ritto
c’è sempre, c’è sempre il Pierino
prescritto:
Pierino, l’eterno Pierino!
Chi ruba le frutta? Pierino.
Chi resta bocciato in latino?
Pierino.
Chi ha detto una brutta parola?
Pierino.
Chi l’ultimo è sempre alla scuola?
Pierino! Pierino! Pierino!
Ripudio quel nome volgare.
Mi voglio chiamare
Telesforo, Rufo, Porfirio,
Artù, Baldassare,
o Babila, Orso, Rabirio
o Nataniele,
o Satiro, o Zorobabele,
Nazario, Clotario, Galgario,
oppur Nicarete,
o Castriziano,
o quel che volete:
il nome più goffo o più strano
di tutto il lunario!
Ma non avrò più quel tormento
sì sciocco, sì losco
d’imbattermi ad ogni momento
da esserne ossesso
in qualche me stesso
che manco conosco;
in qualche Pierino
che fa il burattino,
il bravo o il cattivo bambino,
che serve da comodo arnese
per far la morale… a sue spese,
bersaglio a castighi e disgrazie!
No grazie!
No grazie, cospetto!
Tenetelo bene per detto!
Da oggi, lettor, mi dimetto
e faccio l’inchino
dal brutto mestier di “pierino”!

Tratta da: Strofette da passeggio – Antonio Vallardi Editore (1955) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: Arturo Bonfanti