Canzone della fonte
Arturo Graf
Leggiamo insieme: Canzone della fonte di Arturo Graf
Gelida, cristallina
dalla rupe zampilla
l’onda: giù per la china
fugge guizzando, brilla
del sole al lume, e franta
ride fra i sassi, in mezzo all’erba, e canta.
“Io son la dolce e pura
acqua che vien dal cielo;
onda che in nube e in gelo
si muta e, trasfigura;
la lucida e gioconda
acqua son io che terge e che feconda.
Venite a quest’aprica
piaggia quanti voi siete,
cui vince la fatica,
cui travaglia la sete:
tutti io ristoro: assai
dolce è quest’onda e non s’asciuga mai.
Venga, vada o ci stia,
biondo abbia il crine a bruno,
io non chiedo a nessuno
come viva, chi sia.
Splende per tutti il sole:
alla pura onda mia beve chi vuole”.