“Le classi multietniche? Sono un arricchimento”

L’angolo delle mamme
Testo: Jolanda Restano
Da “La Stampa” –  Pag 54 – 14 Gennaio 2011



Da vercellese trapiantata a Milano, vivo a un passo dal Parco Sempione, in quella che viene sempre più spesso chiamata “La Chinatown milanese”. Al momento dell’iscrizione della mia primogenita in prima elementare, come tante mamme, ho cercato di informarmi su qual era la situazione “scuola” nel mio quartiere. All’epoca la Gelmini non era ancora apparsa all’orizzonte e la scuola primaria pubblica italiana, organizzata col tempo pieno, era ai primi posti nella classifica che metteva a confronto le scuole primarie pubbliche d’Europa.
Ma ugualmente nel mio quartiere molte mamme erano timorose: in classe ci sono i cinesi!
Certo, vivendo in un quartiere ad alta densità di famiglie provenienti dalla Cina, è abbastanza ovvio che tra gli iscritti a scuola ci siano anche un bel po’ di cinesini. Ma non mancano anche bambini provenienti da tanti altri paesi.
I dubbi erano (e sono spesso ancora oggi) quelli che sorgono intorno alle cose che non si conoscono e il maggior timore era che la classe sarebbe stata rallentata, avendo all’interno bambini di tante nazionalità diverse.
Dopo diversi anni di frequentazione e ben tre figli alle scuole elementari, vi posso assicurare che il problema non sussiste. Anzi.
I bambini non fanno troppe differenze, si sentono uguali tra loro (almeno finché non siamo noi grandi ad insegnar loro, purtroppo, “le differenze”).E si integrano benissimo. Magari qualche straniero all’inizio avrà qualche difficoltà in più, ma i compagni impareranno a collaborare e ad aiutarsi tra loro. Capiranno che esistono realtà diverse, diversi modi di pensare e comportarsi. Conosceranno culture differenti, le confronteranno con la loro… Il che, a mio parere, si traduce in un arricchimento che li accompagnerà per tutta la vita.


Jolanda Restano – Mamma fondatrice di Filastrocche.it


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