Pipi Lucciola
Zio Alfredo ci ha mandato una poesia dedicata a sua nipote e a tutti gli amanti delle notti serene (13 maggio 2000).
Pipi Lucciola ha tre anni
ed ogni sera,
sul davanzale del cielo,
prima di dormire,
chiede: “papà, aiutami a contare
quante più stelle possibile
da scrutare,
da numerare come un grappolo di luce
che, sottile e crepuscolare, mi accompagni, ogni notte, a dormire!”.
Pipi Lucciola prega papà che non le spenga con un soffio,
ma le lasci pulsare per accompagnare il suo sonno,
sagome sottili sul grembo del buio, sperse e sparse nella mente di un suo gioco,
fiocchi di luci sfilate, leggere, leggiadre e vanitose,
riposte oltre un angolo buio
in un sogno sul guanciale.
Pipi Lucciola, ogni notte,
senza lasciarle tramontare,
chiederà: “papà, sempre una stella di più,
aiutami a contare!
fin che,
perdendo il conto,
in un palmo
schiuso di luci,
Pipi lucciola,
compreso nella loro scia,
sorpreso in un giochino infinito,
proteso con gli occhi,
tra le sue notturne compagne luminose,
stupito, possa dire: “al tramonto,
papà,
continuiamo a contare !”.