L’uovo vanitoso

uovo vanitoso

Leggiamo insieme: L’uovo vanitoso

Un ovetto birichino,
per non essere in pulcino
tramutato,
è scappato
sulla scala del pollaio
donde vuole (triste guaio!),
sopra il mondo
grande e tondo,
fare un salto da maestro
per girar secondo l’estro
pazzerello
del suo fragile
cervello.

Mamma chioccia, che è occupata
a covar la sua nidiata,
non ha visto
l’uovo tristo,
che già in cima allo scalino,
con in mano il cappellino,
– uno, due, tre! –
alza il pié
e si butta giù nell’orto
come un sacco, a peso morto.

Chi di qua,
chi di là,
corron tutte le galline
per salvare (poverine!)
lo sventato
scapestrato.
Con i loro coccodè
sembran dire: – A me! a me!
Grida il gallo
rosso e giallo:
– Che succede? Fermo lì:
chicchiricliì! chicchirichì!

Ma il pitocco
uovo sciocco
più non ode (sorte ingrata!)
perché ha fatto la frittata.

Un commento su “L’uovo vanitoso”

  1. Ele says:

    Buonasera, mi sapete dare il titolo del libro di filastrocche che conteneva anche l’uovo vanitoso?

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