Sono in classe ed i miei pensieri vanno oltre la finestra

Nicoletta ci manda un suo racconto (13 gennaio 2001).

Il silenzio regna in tutta la classe e solo la voce della maestra rimbomba forte nella stanza.
Fuori, invece, il cinguettio degli uccelli mette armonia in tutta la città: cantano vivacemente e volano sopra i tetti, i campanili, le fontane delle piazze assolate da una striscia di raggi; come mi piacerebbe volare con loro!….
Gli alberi dei giardinetti sussurrano ancora la canzone che stamane, il vento, passando, aveva cantato. Con questi alberi mi metto a fantasticare: volo sulle nuvole bianche e massicce proprio come un uccellino spensieratocce, dopo il volo, si riposa sul ramo di un abete. Qui, mi trasformo in una tenue rondine nera che ondeggia sotto le gronde dei tetti e che poi svolazza sopra il grande e solitario albero.
Il vento, soffiando, percorre il suo fitto fogliame facendone oscillare prima un lato, poi quello opposto.
La rondine se ne ritorna sotto le gronde, come io me ne ritorno infelice in aula per fare ricreazione; lascio tristemente il mondo degli uccelli liberi e degli alberi solitari…

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