… Tu vieni quatto quatto
a farmi compagnia,
e mi schizzi d’un tratto
sopra la scrivania.

Ti freghi a coda ritta
fra libri e scartafacci,
poi sulla carta scritta
placido t’accovacci.

E beato sonnecchi,
pieno di scienza infusa (1)
o mi guardi sottecchi,
sbadigli e fai le fusa.

E, non so se m’inganno,
ma talvolta direi
che tu così soppanno (2)
rdi de’ fatti miei.

(1) Di una sapienza che nessuno ti ha insegnato
(2) Sotto i panni, o meglio, sotto i baffi

Illustrazione di Roberto Sgrilli

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