L’Angelo di Giotto
Renzo Pezzani
Tratta da: Innocenza - Società Editrice Internazionale (1950)
Leggiamo insieme: L’Angelo di Giotto di Renzo Pezzani
Chi dipinse la Madonna
sopra il muro al crocevia
tra una macchia di salnitro
e un’ombretta di gaggia?
Chi le mise sulla bocca
quel sorriso un po’ accorato
perché ognuno che qui sospiri
se ne parta consolato?
Chi la fece così pura
così mite e così ardente
che, tacendo, il suo tacere
le fa volgere la gente?
Qual pittore sconosciuto
pellegrino ingenuo e pio
macinò sassi di greto
col pensier rivolto a Dio
ricavandone colori
così vivi che non puoi
più scordarli e Primavera
viene a ricopiarci i suoi?
Forse l’Angelo di Giotto
che rimasto angelo agreste
accompagna i viandanti
per sentieri e per foreste
e nell’ora meridiana,
nelle soste del cammino,
resta solo sotto il sole
senza poveri vicino.
Artigiano angelo muto
che, nel sol nascosto, attinse
dal più alto ciel veduto
quell’immagine, e dipinse.
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