Animali inventori

Antonio Rubino

Animali inventori

Leggiamo insieme: Animali inventori di Antonio Rubino

Non è vero, Signori e Signore,
che soltanto l’umano talento
sia capace di far l’inventore,
tutti i giorni operando un portento.
Per le grandi invenzioni che fanno,
certe bestie dei punti ci danno.

Colla sua furberia lo Scoiattolo
anche i fiumi più vasti traghetta:
la sua zattera sembra un giocattolo,
ma galleggia in maniera perfetta:
la sua coda funziona da vela
meglio ancor che se fosse di tela.

Una certa gentil Capinera,
cucitrice di bianco in giornata,
ai figlioli sa in bella maniera
imbastire una casa incantata
con tre foglie che, in modo assai vago,
essa cuce col refe e coll’ago.

Scarabeo, caporal bombardiere,
se per caso un nemico l’assale,
si difende voltando il sedere
e lanciando un suo gas micidiale:
azione che, a parte la mimica,
vien chiamata oggidì “guerra chimica “.

L’Ape d’Oro, operaia provetta,
alla cera ed al miele adibita,
ha inventato una certa ricetta
che rinforza e prolunga la vita
iniettando la sua medicina,
d’una suddita fa una regina.

Ecco il Ragno che fila e che tesse,
oscillando a due metri da terra:
prima ancora che l’uomo esistesse,
alle mosche faceva la guerra,
praticando tra l’ombre discrete
il sistema di tender la rete.

Quel furbone d’un Argironéta,
palombaro vestito da ragno,
imprigiona tra i peli e la seta
l’aria, prima di prendere il bagno:
in tal modo sott’acqua trasporta
una bombola d’aria, di scorta.

Il Castoro nell’acque correnti
sa con arte costruire capanne;
coll’aiuto dell’unghie e dei denti
sa intrecciare tralicci di canne;
sa la melma coll’abile coda
impastare, rendendola soda.

Di sbarrare anche il corso d’un fiume
il Castoro possiede il gran dono:
sa difatti con arte ed acume
fare dighe che dighe non sono,
perché quelle che fanno i Castori,
non son dighe, ma capolavori!

Il buffissimo Galeopiteco,
animale abbondante di cute,
porta sempre sugli alberi seco
una specie di paracadute,
e, nel vuoto slanciandosi, plana,
allargando la vasta membrana.

La bizzarra, ingegnosa Fillìa
che di farsi mangiar non è in vena,
dimostrando una gran furberia,
si dipinge di verde la schiena:
fa la foglia, e gli uccelli che han fame,
la confondono ahimè! col fogliame.

Se la molle Sepiola per caso
viene in mare assalita da un mostro,
si difende schizzando dal naso
un suo nero, densissimo inchiostro
ch’essa fabbrica in modo perfetto
e del quale ha lei sola il brevetto.

Chetodonte, astutissimo pesce,
sporge il muso appuntito dal mare
e, sparando per aria, riesce
a colpir moscerini e zanzare:
in sostanza egli ha un’arma inventata
non a fuoco, ma ad acqua salata.

Queste e cento altre cose ingegnose
gli animali, o Signori, san fare;
tuttavia non assumono pose,
non ci tengono a farsi ammirare.
Si può dire ch’è stata la bestia
a inventare la vera modestia.

 


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