Atene era una città della Grecia.
Gianluca, un giovane conte nobile, era fra i più privilegiati di quella città, però non riteneva giusto che le persone povere potessero vivere in tali condizioni, da molto tempo egli aveva proposto di fare in modo che anche i poveri avessero gli stessi diritti dei nobili, ma il re d’Atene non era mai stato d’accordo con lui.
Gianluca era stufo di vedere quei poveri disgraziati lavorare la terra del re così ogni giorno dava di nascosto a quella gente, dei soldi per comprarsi il cibo e per pagare le tasse.
Il re un giorno, vedendo la gente che il giorno precedente aveva lavorato i suoi campi comprarsi il cibo cominciò ad dubitare del conte.
Il re allora decise di addestrare delle guardie affidabili in modo che spiassero il conte .
Il re dopo alcuni giorni scopri la verità e quindi chiamò il conte al suo cospetto dicendogli cosa aveva scoperto.
Il conte Gianluca prese una spada e puntandola verso il re disse: “Si vede che avete il cuore di pietra”.
Il re rispose: “Abbassa le armi figliolo, io sono il tuo superiore”.
Gianluca disse: “Nel mondo non esistono né superiori e né minori, è vero che siete un re, ma non ne potete approfittare per ridurre in questo modo questa gente, secondo me un re dovrebbe migliorare il suo popolo, non peggiorarlo”.
Il re disse: “Secondo me, tu hai visto troppi film”.
Il conte, arrabbiato nero, infilzò il re.
Da quel giorno ad Atene tutti hanno pari dignità sociali.