Babbo Natale
Se vi piace questa filastrocca dovete ringraziare Mafi44 (5 gennaio 2016)
Babbo Natale, un poco pazzerello
arriva in groppa ad un somarello.
Le sue renne sono andate in pensione
dopo tant’anni hanno pure ragione.
Del freddo e gelo è un grande esperto
e così si è ben coperto:
indossa guanti, berretta,
sciarpa e maglione
e dopo le feste va a sciar sul Cimone.
Il suo sacco è pien di doni,
li regala ai bimbi buoni,
dolci, giocattoli e torroncini,
ne ha per tutti, ragazzi e piccini.
Al suo cuore generoso affidano
disegni, biglietti, fioretti, speranze,
promesse affettuose, e richieste assai curiose:
sarò più bravo a scuola, più ubbidiente,
non farò arrabbiare la nonna…
vorrei il cellulare, la play station,
un cagnolino, una sorellina;
ma di un bel bimbetto che
sembrava un angioletto
c’è la letterina più tenera,
più bella, sì proprio quella:
“Porta il lavoro ai miei genitori,
perché dalla fabbrica ormai son fuori”.
Auguri e tutti da Babbo Natale,
meno problemi, più salute,
benessere e felicità… ed anche un poco di solidarietà.
Gira per le strade col simpatico sorriso,
suona allegro la campanella.