Carlo Magno

F. Maresca - Mandeglia

Se vi piace questa canzone, che partecipò alla 12° Edizione dello Zecchino d'oro (1970), dovete ringraziare Maurizio (13 giugno 2002).

Si chiama Carlo Magno
è proprio un grande re
però non passa il segno
del metro e ventitré.
Sta fermo sulle gambe
con forte dignità
ma il fiato delle trombe
fa volare sua maestà.

Novantanove trombe
risuonano di qua
Novantanove trombe
rispondono di là.
Novantanove squilli
acuti come spilli
tarattatatata
vola vola sua maestà.

In cima al suo cavallo
re Carlo è un grande re
ma quando scende a terra
non si sa più dov’è.
E per tenerlo in sella
qualche minuto in più
ci vuole un po’ di colla
altrimenti casca giù.

Novantanove trombe
risuonano di qua
Novantanove trombe
rispondono di là.
Novantanove squilli
acuti come spilli
tarattatatata
vola, vola sua maestà.

Il re di un grande regno
un giorno dichiarò
la guerra a Carlo Magno
ma per un “qui pro quo”
volendo salutarlo
da Carlo Magno andò
si mosse ad incontrarlo
non lo vide ed inciampò.

Novantanove trombe
risuonano di qua
Novantanove trombe
rispondono di là.
Novantanove squilli
acuti come spilli
tarattatatata
vola, vola sua maestà.

Appena arriva lui
suoniamo pure noi
per dare a Carlo Magno
un po’ d’autorità
Novantanove squilli
acuti come spilli
tarattatatata
salutiamo sua maestà.
salutiamo sua maestà.
salutiamo sua maestà.

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