Caterina la pastora
Caterina la pastora,
mentre l’alba trascolora,
sta seduta in mezzo al prato
di margheritine ornato
a guardar le pecorelle,
tutte candide e assai belle.
Ma d’un tratto il ciel s’oscura,
trema il gregge di paura:
si rovescia un acquazzone,
cadon grosse gocciolone,
sulle pecore belanti
con i velli gocciolanti.
Torna il sole finalmente,
bela il gregge allegramente.
Ma guardando le bestiole,
su cui ora splende il sole,
Caterina, la pastora,
tutt’a un tratto s’addolora.
Quattro d’esse son tosate,
dei lor velli son private!
Alza gli occhi Caterina,
or sorride, la bambina,
e il mistero già indovina:
i lor velli, quei mancanti,
hanno steso, le birbanti,
e si asciugano fumanti.