Cenerentola

Cenerentola

C’era una volta una bimba che si chiamava Caterina. Un brutto giorno la sua mamma morì e il padre si risposò con una vedova fredda e cattiva che aveva già due figlie antipatiche e cattive come lei: Anastasia e Genoveffa.

In casa la povera Caterina era vittima dei loro dispetti e delle loro cattiverie e quando il vecchio padre morì le cose iniziarono ad andare davvero male. Fu vestita di stracci e mandata a lavorare in cucina e costretta a fare i lavori più umili, come pulire il focolare. Così spesso era sporca di cenere. Per questo iniziarono a chiamarla Cenerentola.

Un giorno un valletto reale arrivò a casa di Cenerentola e annunciò: “In occasione del ritorno dalla guerra del Principe Filippo, questa sera a palazzo ci sarà un grande ballo e tutte le ragazze in età da marito sono invitate”.

Le due sorellastre iniziarono subito a discutere. Anastasia diceva: “Appena il Principe mi vedrà, si accorgerà che nessuna è meglio di me!”. E Genoveffa ridacchiava: “Ma ti sei vista? La sposa del Principe sarò io!”. Mentre le due sciocche discutevano, Cenerentola pensava: “Come sarebbe bello poter andare al ballo!”.

La sera le due sorellastre e la matrigna uscirono in carrozza e Cenerentola rimase sola e triste a casa. Seduta vicino al focolare pensava: “Povera me, come sono sfortunata! Tutte le ragazze sono alla festa e io sono qui vicino al focolare”.

“Non piangere così, bambina”, disse una voce gentile, “vedrai che andrai anche tu al gran ballo del Principe Filippo!”. Cenerentola, spaventata, alzò lo sguardo e si accorse che era apparsa la fata Geraldina che le disse: “Sei sempre stata buona e gentile e così ho deciso di premiarti. Vai a prendere una zucca nell’orto e sei topolini bianchi e porta tutto qui da me”.

Cenerentola obbedì e la fata Geraldina, con un semplice tocco della sua bacchetta magica, trasformò la zucca in un cocchio dorato e i sei topolini bianchi in sei stupendi cavalli. Da ultimo toccò con la bacchetta il vestito di Cenerentola e lo trasformò in un abito colore del cielo, il più bello che la fanciulla avesse mai visto e completo di due splendide scarpette di cristallo. “Vai al ballo Cenerentola, ma ricordati che l’incantesimo finirà a mezzanotte e a quell’ora tutto ritornerà com’era prima!”, disse la fata Geraldina e in un soffio sparì.

Cenerentola felice salì sul cocchio e andò al ballo. Quando entrò nella sala da ballo, il Principe Filippo la invitò subito a ballare ed era così bello ballare col Principe che Cenerentola si dimenticò di tutto il resto. All’improvviso sentì i rintocchi del grande orologio del castello e ritornò alla realtà ricordandosi delle parole della fata Geraldina! “Oh! E’ mezzanotte!” e salutando con la mano il Principe, corse verso il cocchio dorato. Ma scendendo l’ampio scalone del palazzo, perse una scarpetta di cristallo!

Il Principe inseguì Cenerentola, ma vide il cocchio allontanarsi verso i cancelli. “Come farò adesso?”, si chiese, “non conosco neppure il suo nome!”. Ma abbassando lo sguardo, vide la scarpetta e disse: “Ciambellano! Voglio che questa scarpetta sia provata a tutte le ragazze del regno. Colei che riuscirà a indossarla diventerà la mia sposa!”.

Sull’ultimo rintocco di mezzanotte Cenerentola era arrivata a casa e il cocchio, i cavalli, il bel vestito erano spariti…

Il giorno dopo si sparse per il paese la notizia che il ciambellano del Principe stava cercando la misteriosa fanciulla che aveva perso la scarpetta alla festa da ballo. Le due sorellastre iniziarono subito a starnazzare come due galline. “Il Principe sarà mio!”, urlava _, “io indosserò la scarpetta di cristallo!”. “Ma che dici, Anastasia”, rispondeva Genoveffa, “il Principe sarà MIO! Io calzerò la scarpetta!”.

Quando il ciambellano suonò alla porta di casa, le due sorellastre stavano ancora discutendo. Anastasia e Genoveffa si sedettero subito sul divano e mostrarono i loro enormi piedoni al ciambellano per provare la scarpetta.

Il ciambellano si mise d’impegno e ci provò… e ci riprovò… e ci riprovò ancora ma… nulla da fare: la scarpetta era troppo piccola per le fette delle due sorellastre. Sfinito, si sedette a terra sconsolato…

A quel punto si fece avanti Cenerentola: “Ciambellano”, disse mostrando il suo piedino aggraziato, “potrei provare la scarpetta anche io?”. Tra il disappunto di Anastasia e Genoveffa, il ciambellano provò la scarpetta a Cenerentola che potè calzarla perfettamente. Era lei la misteriosa fanciulla del ballo!

Il Principe Filippo fu subito chiamato e non appena vide Cenerentola la chiese in sposa e la portò al Castello a celebrare immediatamente le nozze.

Da quel giorno vissero felici e contenti, mentre le due sorellastre sono ancora lì a discutere su come Cenerentola sia riuscita a rubar loro il Principe da sotto il naso!

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