Cenerentola

Elena Giulia Ghelardini

Cenerentola
Sempre con in mano una pentola
la nostra povera Cenerentola.
È ciò che voleva la matrigna
che era brutta e pur maligna
e così anche le sue figlie
che non eran delle meraviglie
e l’han sempre trattata
come fosse l’ultima arrivata!
È per questo che Cenerentola
teneva in mano sempre una pentola,
le doveva ogni or servire
senza poterle contraddire.
Anche Lucifero era un po’ matto
se non sapete, lui era il gatto.
Pur essendo un animale
a Cenerentola voleva male!
Ma lei aveva la compagnia
del buon vecchio can Tobia
ed era sempre di buon umore
per la gioia che aveva nel cuore!
Un dì arrivò un invito
per un ballo assai ambito.
Il principe giovane e bello
attendeva tutte nel castello.
Non vi ho detto una cosa interessante
che nella fiaba è importante:
Cenerentola aveva per amici
dei topolini sempre felici
che per suo amore hanno imbastito
un graziosissimo vestito
che fu però poi strappato
dall’odio che le sorellastre han provato.
E così loro uscendo,
la lasciarono lì, piangendo.
finché a consolarla è arrivata
una piccola e azzurra fata
che la fece bella come una principessa
molto più di Anastasia e Genoveffa.
E così andò al castello
a conoscere il principe bello
che appena la vide arrivare
la invitò a ballare
per star con lei tutta la notte
ma poi rintoccò la mezzanotte.
Cenerentola dovette scappare
senza potersi presentare.
La ragazza così tanto corse
e davvero non si accorse
che facendo la scaletta
lei perse una scarpetta
ed è così che il principe potè ritrovare
colei che poi portò all’altare!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?