Cento chitarre

Max Pinto - Canzone del Centenario degli Scout di Vercelli

Cento chitarre

C’era una volta un bambino
che ascoltava una storia,
quella di un cucciolo d’uomo
per sempre impressa in memoria.

Raccontava di cento avventure
vissute in mezzo alla giungla,
con i suoi lupi e fratelli
giocavano sotto la luna.

Rit.
Cento chitarre a suonare nel vento
che soffia da sempre su cento
ricordi che restano in noi.

C’era una volta d’estate
tempo da vivere insieme,
tempo di campi e di stelle,
brividi lunghi lungo la pelle.

Camminando sentieri perduti
sulla cima di mille montagne;
nessuno di noi lo sapeva
si preparava a diventare grande.

Rit.
Cento chitarre a suonare nel vento
che soffia da sempre su cento
ricordi che restano in noi.

C’era profumo di tende bagnate,
squadriglie per giorni impegnate
a vivere nella natura
e a crescere senza paura.

Urliamo il nostro canto più forte
facendo sempre la nostra parte
perché dopo cent’anni ancora
nel cuore mi sento sempre un esploratore.

Rit.
Cento chitarre a suonare nel vento
che soffia da sempre su cento
ricordi che restano in noi.

Come scintille di un fuoco mai spento
sono le vite dei capi già andati,
da quando eravamo bambini
loro ci hanno accompagnati

lungo le strade del mondo;
la promessa ci hanno insegnato
per ogni giorno vissuto quaggiù
Dio sia sempre lodato.

Rit.
Cento chitarre a suonare nel vento
che soffia da sempre su cento
ricordi che restano in noi.

Cento emozioni vissute nel tempo
che passa comunque, ma sento
che cantano dentro di noi

Cento chitarreFoto di Marco Ferreri

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