Cicale

Sigla di Fantastico 2 (1981/82) cantata da Heather Parisi

Questa canzone ce la manda Denis, di 7 anni (8 settembre 2001).

Cicale

Cantiamo insieme: Cicale, sigla del programma televisivo Fantastico 2 (1981)

Delle cicale,
ci cale, ci cale, ci cale; (1)
della formica
invece non ci cale mica!

Automobili, telefoni, TV,
nella scatola del mondo io e tu
per cui la quale
ci cale, ci cale, ci cale.

Del Carnevale
ci cale, ci cale, ci cale;
di chi fa il pianto
ci cale, ma mica poi tanto!

Sole rosso fai l’arancia di lassù;
luna gialla fai il limone di quaggiù;
per cui la quale
ci cale, ci cale, ci cale.

Non voglio fare l’altalena su e giù
io sto bene dove ci sei tu;
cica cicà

E questo è brutto e questo è bello chi lo sa
merlo del castello vola e va,
cica, cica:
io sto qua.

Di chi sta male
ci cale, ci cale, ci cale;
di chi fa il pianto,
ci cale ma mica poi tanto!

Sole rosso fai l’arancia di lassù;
luna gialla fai il limone di quaggiù;
per cui la quale
ci cale ci cale ci cale.

Non voglio fare l’altalena su e giù
io sto bene dove ci sei tu,
cica cicà.

E questo è brutto e questo è bello chi lo sa
merlo del castello vola e va;
cica, cica;
io sto qua.

Delle cicale,
ci cale, ci cale, ci cale;
della formica
invece non ci cale mica!

Automobili, telefoni, TV,
nella scatola del mondo io e tu;
per cui la quale
ci cale, ci cale, ci cale.

 

(1) ci cale: ci importa. Vedasi le curiosità sulla canzone riportate qui sotto

 

Curiosità sulla canzone: Cicale

La canzone Cicale è opera (sia per il testo che per la musica) di Alberto Testa, Tony De Vita, Silvio Testi (pseudonimo di Silvio Capitta), Franco Miseria e Antonio Ricci (quest’ultimo solo per il testo).
Fu scritta come sigla del famoso programma RAI Fantastico, alla sua seconda edizione dell’anno 1981/1982 (Fantastico 2).
La canzone, che sembra avere un testo senza senso e a tratti sgrammaticato (Per cui la quale, ci cale, ci cale, ci cale…), non è ispirata alla famosa fiaba La cicala e la formica, come molti pensano.
Prende invece spunto da un’espressione tipica toscana: “ci cale” che significa “ci importa” e che si presta al gioco di parole con “cicale”.
Quindi a questo punto il testo è tutt’altro che nonsense!
Per esempio: “Del carnevale ci cale ci cale ci cale, di chi fa il pianto ci cale ma mica poi tanto”: Del Carnevale ci importa (ci piace l’allegria) di chi fa piagnistei ci importa ma mica poi tanto.

 

 

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