Concerto d’Autunno

Questa è la poesia di maria Grazia (25 Settembre 2009)

Vento maestro
prepara l’orchestra,
solleva un fuscello,
ne fa una bacchetta,
un tetto gli fa da leggìo.
Tac tac tac….
Silenzio,
oggi dirigo io!
Al primo soffio leggero
si alza un soave brusìo.
Sussurra ogni stelo
muovendosi a tempo.
Un soffio più forte e
frrrr…
friniscono tutti i cespugli.
Un altro, in crescendo,
scccc…
rispondon gli arbusti frusciando.
A un guizzo repentino del maestro,
si flettono zufolando
le canne sullo stagno crespo.
L’impeto sale
e ad ogni folata
fischiano i fusti
dei pini robusti.
Crack!
Un ramo si spezza,
non cade,
dondola e scricchiola,
cric… crac…
come un seggiola vecchia.
A raffiche sibilanti
seguono schiocchi
di foglie che si staccano
dai pioppi
e sciamano piroettando a stormi.
Cigola
un cancello semichiuso,
tintinnano
metalli alle inferiate.
Lontano arriva
il mugolìo del mare
mentre i bambini
gridano festosi
e giocano a volare.
La sinfonia
pian piano va a scemare…
Il sibilo si volge
in bisbiglìo,
in fremito lo stormir di foglie.
Un frullo d’ali.
Maestro vento s’inchina esausto.
Clap clap clap…
Applauso!

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