Coniglietto Fiocco

Ecco la poesia di izabela (12 ottobre 2009).

Vicino al fiume in un bosco
viveva un piccolo coniglietto di nome Fiocco.
Era un coniglietto molto speciale,
il suo più grande sogno era imparare a volare.
Tutti i giorni da una collinetta
lui si buttava di sotto in fretta.
Le sue lunghe orecchie bianche
con forza agitava
ma mai in volo non si alzava.
Tante di quelle volte
tornava a casa con le zampine rotte.
La mamma coniglia lo sgridava
e le botte sul sederino addolorante gli dava.
“Fiocco!ma quanto sei sciocco?
Vuoi capire che per quanto ti sforzerai
mai non volerai!”
Fiocco ascoltava
ma quello che diceva la sua mamma poco lo interessava. Il giorno dopo e il seguente
provava a inventarsi qualcosa di nuovo nella sua mente.
Poi un giorno si illuminò,
era la sua casa che non andava!
La sua mamma troppo lo stressava!
Decise di andar via
alla ricerca di una vita nuova
e piena di bellissime avventure,
Fiocco avrebbe sicuramente incontrato
tante magiche creature,
li non avrebbe fatto brutte figure,
con loro finalmente volera’
e a casa sua mai piu’ non ritornerà!
E cosi fece, giro’ per giorni e notti intere
ma non riusciva a trovare nessuno
che gli aiutasse a volare!
Parlava con tutte le creature
anche quelle brutte e oscure
ma nessuno sapeva cio’ che Fiocco voleva,
un giorno arrivo’ vicino ad una caverna
e li un orrendo mostro trovo’,
era un essere orrendo,
aveva dei occhi rossi
e al posto dei denti aveva tanti aghi grossi!
Fiocco nella sua caverna invito’
e lui ingenuamente accetto’.
Dopo aver parlato per ore,
Pistrelius, cosi il mostro faceva di nome,
disse a Fiocco che lui poteva,
lui nel volo alzarsi sapeva!
Fiocco felicissimo non sapeva
che in realta’ Pistrelius mangiarselo voleva!
Mentre Fiocco serenamente dormiva
il mostriciattolo preparava il tutto
per la sua cenetta divina.
Mentre accendeva il fuoco
cantava ad alta voce
dicendo delle cose spaventose.
Fiocco si sveglio’ e le terribili frasi ascolto’.
Spaventato a morte pianse
pensando alla sua orrenda sorte.
Poi vide nella stanzetta una piccola finestrella
e in fretta fuggi’ da quella.
Disperato per tutto il bosco giro’
e in una trappola casco’.
Purtroppo nella casa degli umani cattivi
a finire ando’
che non desideravano altro
che per il pranzo mangiarselo!
Per fortuna una dolce bimbetta,
dei cattivi umani la figlioletta,
lo libero’ dalla gabbietta
e lo lascio’ andare via dalla casetta.
Fiocco piangendo verso casa corse
e quando vide la sua dolce mamma
la bacio’ e forte forte a lei si abbracciò.
Da quel giorno il nostro fiocchetto
era diventato un bravissimo coniglietto.
Un giorno Fiocco aiutando la mamma
a dipingere il tetto casco’
e per un attimo il fortissimo vento
su nel cielo lo porto’,
il suo sogno si era avverato,
Fiocco aveva finalmente volato!
Poi casco’ nel fiume
e non si fece niente per fortuna,
da quel giorno non tento’ mai piu’ a volare,
gli era bastato quell’istante di volo per sognare.
Spero che questa storia vi insegni miei cari bambini
che ai genitori bisogna restare vicini…

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