Cos’è la rima?!
Che solenne stramberia
son le rime, bimba mia!
Sarà giusto che fanciullo
faccia rima con trastullo;
ma perché pure con trullo
e persino con citrullo?
Più che giusto che ragazzo
vada in coppia con sollazzo,
con schiamazzo, con codazzo;
ma perché, anche, con pazzo?
Natural che matematica
si congiunga con grammatica,
tutta roba cattedratica.
E sta ben che l’aritmetica
stia legata con bisbetica,
ma che c’entra con l’atletica?
E se è giusto che la storia
sia amica della gloria,
e stia in coppia con memoria
non fa a pugni con baldoria?
Come c’entra mai la scuola
con bestiola e capriola,
con nocciola, gola e mola,
con le morbide lenzuola?
Si capisce che scolaro
se ne vada paro, paro,
qualche volta, con imparo
e qualche altra con somaro.
Che si uniscano studente
diligente e negligente
e lietissimo far niente.
Che, magari, alla pagella
faccia eco tremarella.
Ma perché metter gli esami
coi tegami e gli origami?
Va benissimo il problema
ed il tema col patema
ma come farci entrare anche la crema?
Son le rime, in fede mia,
la più stramba stramberia!