Leggiamo insieme: Dal Capodanno a San Silvestro di Franco Bianchi

È dolce il capodanno: dodici lunghi mesi
dinnanzi ci si stendono, velati in lontananza,
come un ricco reame cosparso di paesi,
popolato di sogni, fiorito di speranza…

E quando, disperse le nebbie ed i geli,
alfine la terra di fiori s’inonda,
non pare che, nella carezza dei cieli,
s’avverino i sogni di pace feconda?

“Oh quanto tempo sereno e cortese
mi sta dinnanzi” tranquillo tu dici
“Ne voglio fare di splendide imprese!
Ne giungeranno dei giorni felici!

Come questo magnifico sole
fa che il fiore nel frutto si muti,
farà pur che le nostre parole
si maturino in fatti compiuti!”.

Ma i giorni tra spassi giulivi
trascorron veloci e leggeri;
in mezzo a quei giubili estivi
chi pensa a più gravi doveri?

Poi generosa la vigna
coi suoi doni c’invita
in un’ebrezza benigna
rosea sorride la vita.

Ma intanto le giornate
si fan più brevi e smorte.
Vola il tempo: pensate,
l’inverno è già le porte…

E tosto si avanza
la bruma sì mesta:
di tanta speranza
ormai cosa resta?

Potere almeno
senza rimorsi
pensar sereno
Ai dì trascorsi!

E se arriva
San Silvestro
dirgli evviva
con bell’estro,

gioire
di dire
beato
così:

“Sono
stato
buono,
sì!”.

Tratta da: Canzoncine di tutti i mesi – Strofette per ragazzi – Società Editrice Internazionale (Novembre 1954) – Autore: Franco Bianchi (Sancio Pancetta) – Illustrazioni: A. Mossello Guadagni