Diavoletto Deviletto
Questa composizione è stata inserita da: Izabela Adamaszek (12 Ottobre 2009)
Nel lontano inferno sotto terra, nella sua focosa caverna viveva un piccolo diavoletto, di nome faceva Deviletto. Viveva con il suo cattivissimo papà e altre tanto cattiva mamma. Il più grande sogno di Deviletto era diventare un angioletto. Proprio in questi giorni sulla terra era Natale e il povero Deviletto sotto terra non voleva più stare. Desiderava come i fiocchi di neve su nel cielo volare e ai bambini tanti bei regali portare, ma non poteva, benissimo sapeva che il suo papà non voleva, infatti povero Deviletto fingeva davanti ai genitori di essere un cattivo diavoletto, ma nel suo piccolo cuore sperava che prima o poi in un angelo azzurro si trasformava, quando i genitori andavano a dormire nelle calde fiamme, lui di nascosto saliva sulla terra e faceva finta di essere un vero angelo di Natale e sopra gli alberi pieni di neve cominciava a saltare… ma proprio non riusciva come loro a volare, povero diavoletto. Tante volte si fece anche del male, ma non si arrendeva, era convinto che poteva.
Una notte mentre da un albero all’altro saltava di là un bellissimo angelo bianco passava, vide un essere tutto rosso e strano attaccato ad un grosso ramo… solo dopo un pò capì che quello era un diavoletto e in fretta fuggì. Deviletto pianse per ore, decise che non sarebbe mai più ritornato dai cattivi genitori, avrebbe fatto di tutto per far credere agli angeli e alle persone che anche i diavoletti sanno essere bravi e buoni! Rimase nel bosco immerso nella neve e il suo povero corpicino rosso diventò viola, poi per caso passò di là una persona, era una bimbetta e notò nella neve quella strana cosetta, si avvicinò e spaventata strillò! Poi notò che il brutto esserino era soltanto un piccino, lui piangendo cominciò a tremare poverino, la bimba prese in braccio Deviletto e lo mise dentro lo zainetto. In fretta nella sua cameretta lo portò e davanti al fuoco lo posò. Deviletto che ormai di ghiaccio era diventato un cubetto si scaldò e di nuovo tutto rosso ad essere ritornò. Mangiando una calda minestra raccontò alla bimba, Lucrezia, cosa ci faceva tutto solo nella foresta. La ragazzina rattristita abbracciò il piccoletto e poi lo portò a dormire nel suo caldo letto, poi mentre lui dormiva lei scrisse una lunga lettera a Babbo Natale, chiedendogli per favore se al caro Deviletto poteva due belle ali attaccare, poi mise la lettera sotto al camino e si mise a dormire con il suo caro diavolino.Il mattino dopo Deviletto si alzò e attaccate alla sua rossa schiena due grandi ali azzurre trovò! Com’era felice il piccoletto! Andò subito a lanciarsi giù dal tetto! Volò felice tutto il giorno per il mondo ma aveva ancora un grande sogno, desiderava portare tanti regalini a tutti i bambini e visto che quella notte era la notte di Natale Deviletto non riusciva proprio a casa restare, salutò la sua amica Lucrezia e volò verso il Polo Nord, doveva raggiungere Babbo Natale! Solo lui lo poteva aiutare! Aveva bisogno di tanti regali così finalmente avrebbe reso felice un sacco di gente! Arrivato al Polo Nord salutò Babbo Natale ringraziandolo per le ali, poi gli raccontò del suo grande progetto e Babbo Natale fece come voleva il suo piccolo e rosso amichetto. Deviletto felice lo baciò e con un enorme sacco pieno di giocattoli su nel cielo volò, quella magica notte di Natale su nel cielo l’ombra di Deviletto si poteva notare, finalmente il nostro caro diavoletto era diventato di tutti l’amichetto!
Ora angeli e i bambini gli erano sempre vicini!