Una filastrocca per ritornare bambini

Viaggio nel mondo delle parole che diventano gioco fra curiosità, piccole meraviglie e dolci ninne nanne.
Una filastrocca per ritornare bambini
In italiano, in dialetto, in altre lingue, celebri e ignote. E c’è chi cerca quelle della nonna.

 

di Stefania Mordeglia
Da “Il Secolo XIX
– Martedì 14 febbraio 2006

 

Barzellette, canzoni, fiabe, giochi, indovinelli. Passatempi, poesie, ricette, scioglilingua. Ma sopratutto filastrocche. Come il cilindro di un prestigiatore, il sito www.filastrocche.it regala meraviglie. Una colorata catenella di casette traballanti, chiesette e alberelli, nella home page, dà il benvenuto a grandi e piccini. Il sito, aggiornato quotidianamente, offre un mare di curiosità, dedicate ai  bambini, agli adulti, agli artisti in erba. Dà anche la possibilità di acquistare libri e oggetti. Ci sono le foto della settimana che  ritraggono sorridenti bebè paffuti, giocherelloni o mascherati; il libro della settimana – “La storia di Pik Badaluk” (EL) – e la  filastrocca del giorno: “Veneziani gran signori / Padovani gran dottori / Visentini magna gati / Veronesi tuti mati / Udinesi castelani  / col cognome de Furlani…”. Un capitolo è dedicato alla storia e alle origini di filastrocche, ninne nanne, indovinelli e  scioglilingua. Sapevate che la parola filastrocca deriva dal termine popolare toscano “filastroccola” che accomuna canzonette e  formule cadenzate (dialogate, interrogative, narrative) recitate dai fanciulli o dagli adulti per divertire i più piccoli? La ninna nanna,  invece, è una cantilena utilizzata per addormentare i bambini, diffusa tra tutti i popoli della terra. Lo scioglilingua, poi, può servire  come esercizio glottico, per vincere difficoltà di pronuncia, oppure per imbarazzare e indurre a sbagliare. Non c’è che da sbizzarrirsi  tra le filastrocche da leggere. Sono centinaia: d’autore, di poeti in erba, dialettali, tradizionali, varie e straniere. Ampio  lo spazio “Per chi ha buona memoria”, nel quale vengono raccolti gli appelli di chi ha scritto chiedendo notizie di vecchie filastrocche, conte o canzoni. Da Giorgia, alla ricerca del testo di una vecchia filastrocca che le cantava la nonna e iniziava con “il  pollice è grassotto / e sembra un signorotto; / l’indice è una lancetta / e segna l’ora in fretta”, a Cristina che cerca il testo di una ninna nanna francese che parla di una pastorella addormentata all’ombra di un albero. Fra gli oggetti che si possono acquistare ci sono “borse divertenti per mamme sorridenti”, in mezzo alle quali campeggia l’immagine del Signor Bonaventura, calendari (tradizionali, illustrati, stagionali), simpatici libretti con CD allegato e poi tante, tantissime filastrocche. Fra la musica rivolta ai  bambini, è presente una vasta scelta di album e artisti. E ancora. la Redazione di Filastrocche.it propone un elenco di siti interessanti  di letture per l’infanzia, cartoni animati, viaggi, natura. Un trionfo le proposte di ricette, capaci di far felici il bambino più goloso e il più smorfiosetto.

 

Gli speciali

 

Cuoricini, maschere e ricette

Fra gli speciali di questo periodo sul sito www.filastrocche.it c’è di tutto e di più sul Carnevale, la festa più pazza dell’anno: dalle  origini alle tradizioni, dalla storia delle maschere alla nascita del coriandolo. E poi ricette variopinte, passatempi, consigli su come costruire maschere strabilianti e, ovviamente, filastrocche. Ampio anche il repertorio sulla festa degli innamorati: rivolto agli  adolescenti, contiene innanzitutto informazioni storiche su San Valentino, con un capitoletto a parte dedicato ai “Lupercali”,  festività in onore del Dio Lupercolo che, nell’antica Roma, ricorreva il 15 febbraio e che scomparve con l’arrivo della festa di San  Valentino. I Lupercoli si svolgevano nei pressi del colle Palatino, nella grotta dove, secondo la leggenda, la famosa lupa allattò  Romolo e Remo. Il sito offre anche la possibilità di costruire biglietti di auguri, decori speciali per una persona speciale, indicazioni
su come scrivere una lettera infallibile. Divertenti le poesie dedicate al santo patrono degli innamorati: “Amore = Dieta”: “Di mattina  non mangio perché penso a te / a mezzogiorno non mangio perché penso a te / di sera non mangio perché penso a te / di notte non dormo perché ho fame”.