La carica delle internettiane

Da “Grazia” – Numero 7 – 19 Febbraio 2008

Estratto dell’articolo di pag. 123/124/126

 

Coda di cavallo (“E’ più pratica”), jeans e sneaker (idem), Jolanda Restano, 40 anni, mamma di tre figli dai 3 agli 8 anni e ideatrice del sito Filastrocche (www.filastrocche.it), mi viene incontro sulla porta del suo ufficio. Che si trova sullo stesso pianerottolo di casa: conciliare lavoro e  famiglia è un’arte. Dentro è tutto arancione, giallo, azzurro, ci sono scaffali pieni di libri, cd, giochi per bambini. Caspita, c’è pure una cucina. “Be’, sì”, dice Jolanda, “quello fa parte del piano di rientro: se tutto fallisce, affittiamo”. Ma è un orizzonte molto improbabile, per ora. Il sito va a gonfie vele.

 

Filastrocche è oramai un punto di riferimento indispensabile per chi cerca in Rete storie, ninne nanne, giochi per bambini. Come le è venuta l’idea?

“Quando è nata Matilde, la mia prima figlia, l’azienda per cui lavoravo, una ditta di pubblicazioni mediche, mi ha licenziata perché avevo chiesto il part time. Un pomeriggio volevo cantare una ninna nanna alla mia bambina e mi sono resa conto che non ne sapevo più nessuna. Né ninne nanne, né filastrocche. Ho cercato su Internet, ma niente. “Allora ci penso io”, mi sono detta. Dopo una settimana il mio sito era già recensito sul Corriere della Sera. Era il 1999, sono passati nove anni e adesso ho migliaia di visitatori e persino una tv digitale”.

 

Avrebbe mai pensato che sarebbe diventato un business?

“No, è nato tutto per gioco. In realtà tutt’ora non guadagno tanto dal sito, perché permetto a tutti di scaricare gratis, però   Filastrocche è stata una vetrina che mi ha fatto conoscere. Ora ho anche una web agency: faccio siti per le aziende che devono  lanciare prodotti per bambini”.

 

Chi visita Filstrocche?

“Sopratutto mamme, ma anche tantissime insegnanti. C’è una sezione dedicata alla creatività in cui è possibile scaricare, calendari, biglietti per le feste, segnalibri, materiale che può diventare molto utile alle maestre”.

 

Quale consiglio dà a una donna che vuole fare l’imprenditrice in Rete?

“Trovare un’idea e seguire la propria passione, anche se è di nicchia. La cosa bella di Internet è che c’è spazio per tutti”.