Io, mamma cybernetica da 20.000 contatti al giorno

La vercellese Jolanda Restano è l’ideatrice del fortunato filastrocche.it

di Raffaella Lanza

Da “La Stampa” – 25 Novembre 2010

 

Tra chimica e fiabe

“Mi rifiutavano il part time e mi sono inventata un lavoro

Digiti www.filastrocche.it e si apre il mondo di Jolanda Restano, vercellese di nascita, oggi milanese d’adozione, ma con il Sant’Andrea sempre nel cuore. Un mondo fatto di storielle per bambini, colori, musica e disegni. Un universo nato per gioco, con la prima maternità, e oggi diventato un lavoro a tempo pieno. Chimica prestata al mondo della scrittura e delle lettere, Jolanda, con l’arrivo della cicogna e della prima figlia Matilde, che oggi ha 12 anni, ha messo la laurea da farmacista nel cassetto e ha preso in mano un computer portatile.
“Quando sei mamma diventi anche un po’ “matta” – dice Jolanda – e tutto appare diverso. Per stare vicino a mia figlia, io che lavoravo in una ditta medica, avevo chiesto il part time, che però mi è stato negato.
Così ho deciso di licenziarmi e mi sono inventata un lavoro. Ho acquistato on line, ben dieci anni fa, il dominio di filastrocche.it e da lì si è aperto un universo nuovo”.

Di figli oggi Jolanda ne ha tre, oltre Matilde, sono arrivati anche Tommaso, di 9 anni e Aurora, di 6,ma è come se fossero quattro: “Il sito è il mio quarto figlio. Il primo giorno che l’ho avviato ho inserito all’interno quindici filastrocche della nonna. Dopo sei giorni avevo avuto già seicento accessi, oggi se ne contano ventimila al giorno, sotto le feste di Natale quasi cinquantamila – spiega Jolanda – E’ come se tutta Vercelli si connettesse in una volta sola al mio indirizzo internet».

Il part time negato nel campo medico si è trasformato in full time nel cyberspazio: “Il sito è cresciuto e si è evoluto con gli anni. Ero brava a lavorare su internet e inizialmente mi districavo sul cambio merce:
accompagnavo, ad esempio, i bambini in piscina e, per un sito internet dedicato alla struttura sportiva, ricevevo gratis il corso di nuoto”. Il racconto prosegue: “Poi sono diventata una piccola agenzia free lance, cercando contatti ovunque. Con scrittori, illustratori e musicisti: per arricchire la “mia creatura”. Ora l’agenzia è diventata anche fonte di guadagno e si è ampliata, con “FattoreMamma“, che si pone a metà strada tra aziende e mamme. Ha un blog, una community, propone eventi e c’è una schiera di genitori che da casa collaborano con me”.

Un mondo ramificato, un paese dei balocchi, dove colore e allegria sono i padroni di casa: “Ho seguito una passione. I miei figli mi prendono in giro, ma sono i miei primi fan. Quando Matilde faceva le elementari e a scuola le chiedevano che lavoro faceva la mamma lei rispondeva “punto it”.
Il sito è nato per caso e si è sviluppato per passione: se non avessi osato, forse sarei ancora nel campo medico, ma non di certo dietro ad un bancone”.

Conclude Jolanda: “Per evitare di lavorare in farmacia ho fatto tre anni di ricerca all’istituto Negri. Era forse destino che mettessi la laurea nel cassetto e seguissi il cuore. Anzi i consigli della nonna: con le sue filastrocche”.

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