Io la ricordo così a Cuneo:
dalin dalan
le mortie el can
can bucin
taiumie la pel
ciamuma giuanin
Giuanin cutel
la pel le taia
campunmla en tel pra
pra piend’urtie
curi curi bele fie
a ciapelo per le urie
Ci si sedeva sulle ginocchia di chi la cantava che tenendoci per le braccia ci dondolava con la testa verso il basso ed all’ultima strofa agitava alternativamente le due braccia
vi aggiungo anche questa:
Contare le dita partendo dal pollice:
custi va per bosc (pollice)
custi visca il foc (indice)
custi fa da mange (medio)
custi mangia tut (anulare)
custi fa pio pio pio (mignolo)
agitare quest’ultimo.
Scusate, il mio piemontese scritto: molto approssimativo
Riccardo
Io la ricordo così a Cuneo:
dalin dalan
le mortie el can
can bucin
taiumie la pel
ciamuma giuanin
Giuanin cutel
la pel le taia
campunmla en tel pra
pra piend’urtie
curi curi bele fie
a ciapelo per le urie
Ci si sedeva sulle ginocchia di chi la cantava che tenendoci per le braccia ci dondolava con la testa verso il basso ed all’ultima strofa agitava alternativamente le due braccia
vi aggiungo anche questa:
Contare le dita partendo dal pollice:
custi va per bosc (pollice)
custi visca il foc (indice)
custi fa da mange (medio)
custi mangia tut (anulare)
custi fa pio pio pio (mignolo)
agitare quest’ultimo.
Scusate, il mio piemontese scritto: molto approssimativo
Riccardo