Dolce buonumore

Ecco la poesia di Carmela (6 maggio 2005).

Ecco una torta, abbastanza speciale,
da gustar sempre, perfino a Natale.
L’impasto è miscuglio d’ingredienti strani,
per ben mescolarlo, no, non usi le mani.
Ti basta il pensiero e far volare la mente:
nasce un’opera d’arte, in meno di niente.
Di base ci metti tre etti di sogni,
ai quali ci aggiungi due sorrisi enormi;
per renderla dolce, un bacio è abbastanza:
il trucco è inserirlo con molta creanza.
Grattugia un bel poco di tua fantasia
di quella ne hai tanta: cosa vuoi che sia!
Per cuocerla usa un forno prezioso:
l’abbraccio più caldo e più generoso,
e, affinché il risultato si mostri esemplare,
un presa di entusiasmo: per ben lievitare!
Un po’ di pazienza e attendi un baleno
non deve mancare, non puoi fare a meno.
Quando è lì, pronta, per farsi assaggiare,
un velo di incanto non deve mancare.
Puoi darne a chiunque e tu, gustala piano,
puoi stare sicuro: si svuota la mano!
Questa ricetta è remota e inusuale:
ed è molto raro trovarne una uguale.
Così, se ti capita di trovarne qualcuna
puoi esser sicuro che ti offrirà fortuna!

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