Dopo venticinque anni
Domenico Gnoli
Tratta da Vecchie e Nuove Odi Tiberine, Zanichelli, 1898
Leggiamo insieme Dopo venticinque anni di Domenico Gnoli
Ecco il monte, ecco l’antico päesel: com’era bello!
A quel dì prima è identico, eppur non è più quello.
Bianche affacciansi tra l’elci le villette, i glauchi olivi
Come un velluto scendono pe’ digradanti clivi;
Hanno ancor l’antica voce le campane, riconosco
I seggi, i tronchi, l’umida fonte, l’odor del bosco,
E le cerule farfalle voleggianti su le aiuole
E il cinguettio de’ passeri sul declinante sole;
E la via corsa e ricorsa, quando chino in su l’arcione
Tempravo al suon de’ liberi galoppi una canzone.