E picchia picchia alla porticella
Leggiamo insieme: E picchia picchia alla porticella
E picchia picchia la porticella
dicendo: “Oi bella, mi vieni a aprir”.
E picchia picchia la porticella
dicendo: “Oi bella, mi vieni a aprir”.
Con una mano aprì la porta
e con la bocca la gli dà un bacin.
La gh’ha dato un bacio così tanto forte
che la suoi mamma la l’ha sentì.
“Ma cos’hai fatto, figliola mia,
che tutto il mondo parla mal di te?”.
“Ma lascia pure che il mondo ‘l diga:
io voglio amare chi mi ama me.
Io voglio amare quel giovanotto
ch’l’ha fatt sett’anni di prigion per me.
L’ha fatt sett’anni e sette mesi
e sette giorni di prigion per me.
E la prigione l’è tanto scura,
mi fa paura, la mi fa morir”.
Nota su E picchia picchia alla porticella
Sembra che questa canzone abbia ispirato la famosa “Bella ciao”, prima nella versione delle mondine piemontesi e in seguito in quella più famosa partigiana.