Elogio del serpente a sonagli

Sergio Tofano (Sto)

Elogio del serpente a sonagli

Leggiamo insieme: Elogio del serpente a sonagli di Sergio Tofano

Il serpente a sonagli è un serpente
su per giù come gli altri serpenti:
se cammina però lo si sente
pei sonagli che fanno frastuon.

Per entrare, se torna alla tana,
campanello non suona o battente,
ma i sonagli gli fan da campana
e la moglie va aprirgli il porton.

Se gli accade talvolta che oda
i suoi nati frignare o strillare
fa schioccar due o tre volte la coda
ed acqueta i piccini a quel suon.

Se in un’ora di dolce abbandono
un motivo fischietta o canticchia
i sonagli qual nacchere picchia
e accompagna cosi la canzon.

Se la corte a una serpa fa un serpe,
per sedurre la bella adorata
lui di notte le fa serenata
coi sonagli di sotto al balcon.

Nell’orchestra i teatri africani
pel serpente a sonagli hanno un posto
ed un negro lo suona a due mani
fra i violini il fagotto e il trombon.

L’automobile al Congo non usa
né cornetta né tromba o sirena
ma il serpente al volante dimena
i sonagli e si scansa il pedon.

Per alzarsi il calmucco a buon’ora
non adopra la sveglia, ma il serpe
che agitando la coda sonora
puntuale ridesta il padron.

 

Illustrazione di Roberta Angeletti, tratta da BibliotecaTre – Antologia Italiana – Lattes Editori

 


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