Faccia di pera

Carmelo Princiotta

Se vi piace questa filastrocca, dovete ringraziare Carmelo (8 dicembre 2005)

Un tale avea la faccia scura o nera,
perché stava col broncio mane e sera.
Una bimba impertinente,
che per sé non tenea niente,
cinguettò vispa e soave:
“Tu non hai una bella cera
con la tua faccia di pera”.
Il signor serioso assai,
che perciò non ridea mai,
disse: “Bimba, non è poca
la tua lunga lingua d’oca”.
Si svagò quella bimbetta
per il suo nomignol d’oca,
quindi rise a crepapelle
contagiando anche la cera
del signor “faccia di pera”.
Ed i due si sganasciarono
tutto il giorno, fino a sera.
Quando infin “faccia di pera”
riuscì un poco a contenersi,
costatò che i lai pensieri,
quelli tristi, quelli neri,
vengon presto subissati,
messi in fuga lì per lì,
da una grassa e pia risata
che ramazza ogn’afflizione.
Viva dunque l’allegria!
E se tu non sai far ridere,
ridi, ridi almeno tu,
non restare sempre esangue
perché il riso fa buon sangue.

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