Favola di oggi
Questa fiaba la manda Vanservice (5 dicembre 2001).
C’era tempo fa una ragazza che stava cercando se stessa…bella impresa, vero?
La cosa più buffa è che non sapeva di doversi cercare, ma cercava.
Cercava qualcosa….
Ha cercato un pò dappertutto e a volte nei posti anche meno indicati.
A cercato nelle disco, nei pub, negli amici, nei fidanzati, nel cibo e nei bei vestiti.
Ma non l’ha mai trovata.
A volte provava una sensazione di tranquillità.
E per non perdere quella sensazione diversa, quella finta serenità stringeva i denti, si impegnava per farla durare.
Si sentiva meglio in quell’attimo, ma nonostante ce la mettesse tutta per non perderla, la vita ritornava com’era.
E capiva che quella era una tranquillità fatta di sabbia… bastava pò di vento per disperderla.
Non c’era nulla da fare, è la stessa natura che permette questo.
Confusione, malinconia, rammarico e ancora confusione…..la vita le continuava in questo modo.
In tutti questi giorni non ha mai ascoltato il suo cuore nemmeno per un giorno e ad essere sincera non sapeva nemmeno di doverlo ascoltare.
Credeva di farlo…..ma non lo faceva.
Niente e nessuno riuscivano a renderla felice anche se lei si aggrappava con gli artigli a quel che aveva.
E di persone che le volevano bene ne aveva tante!!!
Sperava sempre nel suo domani.
“Domani andrà meglio..” si diceva e il domani arrivava ed era come il suo ieri e non tanto diverso dal suo indomani.
Si chiudeva in bagno disperata a piangere su sè stessa senza un perchè e senza una ragione…..quanti pianti ha fatto in quella doccia, con il rimmel che le disegnava la faccia.
Piangeva per poi sertirsi meglio.
Sentirsi stordita per aver pianto troppo la faceva sentire meglio.
Poi almeno non ci pensava ai suoi casini….
Ma i casini ritornavano la mattina seguente.
Di buon’ora premevano il tasto “stop” dei suoi sogni!!
Zoppicando e arrancando un giorno per caso, spinta da una forza non sua chiese aiuto ad una persona che nemmeno conosceva…..
Lui senza voler niente in cambio le aprì il cuore e lei parlò per ore di sè.
Parlava a Lui ma anche a sè stessa.
Ne uscirono fuori i sentimenti che la fecero piangere per un’intera settimana ma questa volta pianse per liberarsi dai suoi “spettri”. E pianse non solo all’interno della sua doccia!!! Si fece vedere questa volta.
Aveva cercato ovunque “sè stessa” e non sapeva di dover cercare proprio dentro di sè.
Adesso sta ancora cercando e ce la mette tutta.
Non sò dire quando si troverà e nemmeno se si troverà perchè l’impresa è ardua … ma almeno si sente tranquilla perchè sa che il posto in cui ora cerca è ifinalmente il posto giusto.