Filastrocca da ricordare

Se vi piace questa filastrocca dovete ringraziare la maestra Simona (14 maggio 2020)

Filastrocca da ricordareC’è un paese non tanto lontano
dove la gente si dava la mano,
si abbracciava spontaneamente
giocava e camminava liberamente.

Un brutto giorno accade qualcosa di strano:
arrivò un virus da molto lontano.
Non si vedeva da vicino,
Ero proprio assai piccino.

Saltava qua e là,
senza alcuna difficoltà.
Colpiva ciascun abitante
Ed un semplice starnuto divenne allarmante.

Cambiò tutto in un istante:
a partire dalle distanze.
Nessuno dovette più stare vicino,
Non si potè più dare un bacino!

Il Sindaco della città
ordinò cosi la chiusura di ogni attività:
né più passeggiate in bici,
né più uscite con gli amici.

Gli ospedali si riempirono di colpo,
Tutto subì un crollo:
persino la scuola chiuse i battenti
Tutti in casa attenti attenti!

La giornata fu diversamente organizzata
Si poté tutt’al più fare una telefonata,
E stare vicino ai propri cari,
grazie all’uso dei cellulari.

A questa vita non ci si poteva abituare,
per questo piano piano si ritornò a camminare,
rispettando con semplicità,
qualche regola per la propria incolumità.

Un giretto si poté rifare,
ma senza strafare!
Fu d’obbligo indossare le mascherine,
i guanti per le proprie manine.

Bisognò fare così per un annetto
o sino all’invenzione del farmaco perfetto.
Non restò che pazientare
e inventarsi un nuovo modo per poter ricominciare.

La fine della storia insegnò a tutti una morale:
e cioè “che la vita bisogna amare”
anche quando sei abituato,
goditi ciò che sembra scontato!”.

 

 

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