Filastrocca della scarpa sotto di me

Ecco la poesia degli alunni delle classe terza della Scuola Primaria di Roasio in provincia di Vercelli. Il testo è stato inviato da Tiziana Cravini ed ha partecipato al decimo Concorso ANCI-MIUR vincendo una bella medaglia (25 ottobre 2009).

Questa è la filastrocca della scarpa sotto di me
che, se è comoda, mi fa sentire un re.

Quando eravamo piccini
che buffe scarpe avevano i nostri piedini!

Eran di lana o di stoffe colorate
spesso dalle nonne confezionate.

Ora che siamo più grandi… quante calzature
accompagnano le nostre avventure!

In casa… le ciabattone
a forma di gatto, di pesce e di leone.
Per uscire… mocassini facili da calzare,
perché non hanno le stringhe da legare
o… pedule comode assai
così la stanchezza non la sentiam mai.

Qualche bambina in un’occasione importante,
per imitare la donna elegante,
indossa scarpe, in vernice o in pelle,
molto lucide e belle.

Quando andiamo in palestra
“Cambiate le scarpe” – dice la maestra.
Allora infiliamo scarpe imbottite
per affrontare corse, salti e partite.

Quando uno sport vogliamo praticare,
qual è la scarpa adatta ci dobbiamo informare.

Se piove o il tempo è brutto
con gli stivali risolviamo tutto.

Se in montagna facciamo escursioni
mettiamo i nostri scarponi.

Se fa caldo… infradito o sandaletti:
così i nostri piedi sono… perfetti!

Questa semplice filastrocca mi dice che
per ogni momento c’è
la giusta scarpina per me.

Lavoro collettivo svolto dagli alunni di cl. 3^ della Scuola Primaria di ROASIO (Vercelli) inviato al X^ Concorso ANCI-MIUR e premiato con una bella medaglia!

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