Filastronza del pensiero comune
Enrica Tesio
Ecco la Filastronza del pensiero comune dedicata all’analfabeta funzionale
Ai miei tempi la tata era il televisore
Son cresciuto negli anni al suo tenue bagliore
Il morbillo l’ho preso, è un virus banale
E guardami adesso non son così male.
La mamma fumava con me nel pancione
Se cadevo e piangevo rincarava un ceffone
Dolce forno all’appello è mancato a Natale
Ma guardami adesso non son così male.
Studiavo da solo in ginocchio sui ceci
Non c’erano aiuti o a farne le veci
Il bullismo era allora un’usanza sociale
Ma guardami adesso non son così male.
Pane olio mangiavo all’asilo di suore
Non era di palma ma di carburatore
Mi facevo di gesso e di grasso animale
Ma guardami adesso non son così male.
Stavo meglio in quel tempo ancorché assai peggiore
Il passato è un conforto al presente torpore
Se avvitato a me stesso il vuoto mi assale
Il mio Ego mi assolve: non son così male.
Esperto di tutto, di tutto e di niente
Mi dicono scemo ma scemo sapiente
È analfabetismo però funzionale
Su guardami bene non son così male.
Se vale per me è misura del mondo
Sull’egocentrismo un partito ci fondo
Noi siamo una folla, non è così male
Siam pensiero comune, comune e immortale.
Illustrazione: Letizia Rubegni